Finito un altro mese, immediatamente sei dentro a quello successivo, tra il lavoro e la casa, come molte di voi, sento il bisogno di dovermi fermare e pensare ai momenti che avrei voluto non fossero finiti, altri che avrei voluto non iniziare mai. Ci sono ricordi a cui si resta ancorati, ci sono ricordi del cuore, ricordi negli occhi e ricordi nella testa.
Ci sono ricordi che non scordi, quel che è certo, è che il tempo non si ferma, lui corre, va avanti, lui o ama o odia, lui è bello o brutto, il tempo è tutto.
Ho imparato a fare una sorta di bilancio ogni fine mese, guardo dentro e provo a rendermi conto dei doni ricevuti, di ciò che invece mi è stato tolto, ciò che mi ha segnata e ciò che non mi ha fatto un baffo. Voi? Qualcuno fa ogni tanto un pensiero sul tempo? Un bilancio, sui suoi regali? Ho iniziato ad avere la consapevolezza (meglio tardi che mai) che voglio essere una ladra del tempo, mi sono tatuata la vita, per fermarla nel mio tempo, che ogni “tempo” mi ha fatto dei doni belli o brutti, che mi hanno cambiata oppure semplicemente mi rendo conto che per me, le costanti del bilancio sono due: perdono, accettazione. Poi non tutti i mesi chiudo in pari… anzi…
