Non so quale dei due ruoli sia nato prima, temporalmente quello di maestra è nato all’età di 5 anni… Quello di mamma se la intendiamo come voglia di accudimento circa lì. Bando alle ciance, in questo periodo dell’anno, i due ruoli si accavallano e si mescolano in una danza a ritmo d’ansia. La scuola inizia domani, la mamma controlla gli ultimi acquisti poi inizia con le domande ossessive che roteano vorticose nella sua mente: ma i quaderni li abbiamo comprati tutti? Ma i compiti? (Ah beh se non li ha finiti ci pensano poi le maestre), imparerà quest’anno ad allacciarsi le scarpe da solo? E le maestre? Come saranno? Speriamo giovani, competenti e moderne…(che poi il ciclo della vita è uguale per tutti,o meglio, tutti possono invecchiare ma se le maestre sono “grandi” beh…); poi si aggiungono le ansie da maestra: la classe piacerà ai bambini? I libri? Sono pochi, pochissimi, l’ansia genera ansia ed ecco che si rompe la stampante e si rompe anche quella delle classi delle colleghe, non puoi più installarne una nuova perchè non trovi il cd, allora realizzi che scriverai i primi avvisi a mano; i bambini saranno contenti di tornare a scuola? E i genitori? Sarò in grado di rispondere a tutti i loro quesiti? E se non saprò rispondere, dirò loro che non ho la palla di vetro? E sarò in grado di salutare tutti e ascoltare tutto ciò che un uomo puoi ascoltare nei 4 minuti in cui portano i loro bimbi a scuola? Sarò abbastanza giovane (e qui si fa come si può), competente e moderna per loro?Sapró tirare fuori dai bambini le competenze restituendo un’immagine alle famiglie che possa far vedere il bambino come bambino e come tale fallibile (come poi noi adulti) ma nello stesso tempo, unico e con le proprie capacità diverse dall’amico che sa già fare “tuuuutte” quelle cose?!
Sarà come navigare il mare in tempesta, sarà come scalare una montagna ed in entrambi i casi, sono pronta a partire con il mio bagaglio; mi sono portata una borsa vuota con due scomparti: uno per le emozioni e le scoperte da mamma, l’altro per le scoperte e la crescita come insegnante…
“Non è mai troppo tardi per crescere”
Buon inizio bimbo mio e buon inizio a tutti i bimbi.

Primo giorno di scuola anche per noi e per quanto Antonio sia abituato ai ritmi scolastici (è andato al nido da quando aveva 10 mesi, se si potessero conteggiare i contributi dagli anni scolastici di sicuro lui andrebbe in pensione presto, almeno lui) oggi proprio non ci voleva andare e da degno figlio di una napoletana ha piantato su una di quelle sceneggiate mai viste..e tu mamma che fai?metti su il tuo sorriso migliore sperando di trasmettere serenità a tuo figlio mentre il sudore scende lungo la schiena già alle 8 del mattino..e poi ti fai la domanda?ma saranno le maestre giuste per lui?sanno accogliere i suoi pianti e consolarlo e rassicuralo?