Scrivere qui, mi fa “Tenere in mente me stessa”(e spero possa far la stessa cosa per voi per rilassarci un pochino). Mi fermo, mi siedo (cosa rara per una mamma/lavoratrice) e con il gatto sulle gambe leggo velocemente qualche passo di una rivista che parla di equilibrio e inizio a pensare.
Cosa è “stare in equilibrio”?
Mio figlio mi ha risposto che è quando stai in alto, poi cadi ma poi sali ancora; non ha tutti i torti a mio parere. L’equilibrio si cerca, si conquista poi si perde e si ritenta, si ama o non si ama, si vede o non si vede, si sale e si scende. L’alternarsi di ciò che facciamo, si scontra silenziosamente con ciò che non facciamo. Credo sia qualcosa di estremamente personale, l’equilibrio intendo, di costantemente in divenire e probabilmente di mai raggiunto…Almeno non consapevolmente; se si sta bene dentro sei in equilibrio se no?! Mah…
È di passaggio, l’equilibrio, l’ho visto, l’equilibrio…entrava in una casa con un piede scalzo ed uno no…Ed è allora, che ho pensato che forse è così che funziona, è nella ricerca e nella crescita personale che l’equilibrio si mostra; se no, vi mando l’indirizzo della casa in cui l’ho visto entrare.
Ps: in tutto questo, mio figlio mi ha chiesto perché gli ho domandato cosa significasse equilibrio.
Poi, ha richiesto se la risposta andava bene; allora ho sorriso,(non scordiamoci mai l’importanza che un sorriso ha per i bambini, sia a casa che a scuola) ed ho risposto che ciò che mi ha detto poteva andare bene per alcuni non per tutti (questione d’equilibrio) ma che sono fiera abbia una sua idea e che l’equilibrio lo cercheremo insieme.
