La scuola buona

Non so parlare di politica ma conosco la scuola per questo io definirei la riforma della Buona scuola, la riforma della gazzella ed il leone, al mattino ti svegli e non sai dove dovrai correre per trasmettere il tuo sapere e devi anche mantenere una certa empatia, poi devi conservare il posto ed è per quello che c’è chi va da nord a sud, e viceversa, per le province e per le città.

Il “lato oscuro” della scuola, quello di cui solo chi è immerso può capire; c’è sempre un concorso per selezionare ma non ci sono abbastanza posti da assegnare, ci sono troppi posti scoperti ma non sanno da dove chiamare i supplenti. Non ci sono fondi a disposizione ma a pagarne lo scotto, sono sempre le persone. La società cambia troppo in fretta, per pensare solo a cosa insegnare e come farlo e nessuno pensa a quanto tutto questo possa gravare sulle spalle di insegnanti ed alunni…

La scuola non ha tanto bisogno di riforme, quanto di rispetto e di riconoscimento, per il fatto che si pone obiettivi sconfinati come il mare, di formare le “persone grandi” del domani…

Ed io ci credo ancora…

“Non é importante la forma, ma la sostanza e la scuola dovrebbe occuparsi di questo”

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