Litighiamo?

Le buone domande, sono quelle che pongono in evidenza le “incongruenze” e quelle che pongono dilemmi (J.Bruner)

Perché noi insegnanti vediamo nel conflitto tra bambini un’opportunità? Perché è importante che i bambini “imparino a litigare”? (Non solo i bambini), non siamo sadiche…

I bambini “non sono adulti in miniatura”, non hanno, fortunatamente, tutta l’esperienza che abbiamo noi, nel ferire gli altri.. Loro reagiscono ad una spinta, ad un morsicotto, ad un rifiuto,con tutta la loro rabbia, loro si lanciano addosso agli amici,loro urlano, piangono,oppure si isolano. Noi osserviamo i loro modi di “litigare”,  e assistiamo alla grande capacità di tornare a sorridere subito e giocare insieme senza il “sentimento di risentimento” che di solito invece accompagna un litigio di due adulti… I bambini, rispondono alle nostre domande, quando cercano il colpevole e si “lanciano la palla della colpa”( è stato lui, no lui…). Gli adulti hanno la necessità di intervenire per risolvere ed individuare “il colpevole”, il bambino che è partito per primo…Per loro non è così.

Noi dovremmo limitare,se arriviamo in tempo (perché alle volte le loro mani superano la velocità della luce) i danni legati alla modalità di scontro fisico e lasciare che attraverso il litigio si sviluppino: la capacità di negoziare, la possibilità di ascoltare visioni differenti, cercare strategie per risolverlo.  Non mi dilungo, oggi ho visto i sorrisi, spontaneamente nati dallo sguardo, di due bambini molto arrabbiati durante un litigio,  ed è stato uno dei più bei sorrisi che la giornata mi abbia regalato…!

Occorre imparare la convivenza, la socialità, proprio nei contesti difficili, quando la contrarietà sembra minare la possibilità di lavorare con gli altri.(D. Novara)

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