Sognavo di essere come quell’insegnante che ogni mattina ci donava un “pezzo della sua passione per il sapere” lo faceva con tutta la bellezza che poteva avere una donna con figli, lavoratrice, al mattino alla prima ora…
Entrava ad effetto sorpresa, ci sorprendeva ogni volta per la sua forza e ci meravigliava con il suo stupore che diventava anche il nostro. In quei momenti ho apprezzato non solo la sua materia, per altro ostica, anche lei, che aveva la capacità di trasmettere una forza enorme attraverso le sue parole. Li mi sono detta che avrei voluto diventare come lei, mi sono detta che avrei dovuto usare la stessa forza per trasmettere ai bambini il bello è la meraviglia attraverso l’educazione.
Li ho pensato che fosse necessario sapersi meravigliare per far meravigliare è che se entri nel cuore di un bambino non esci più.