Nei momenti NO

Oggi mi hanno chiesto, se delle volte ero triste, è stata una domanda difficile alla quale rispondere e forse non ho risposto perché ho preferito riflettere… Abbiamo sempre bisogno di spiegare, spiegarci e di trovare motivi per ciò che sentiamo. AvVolti dagli impegni, incartati come caramelle sfuggiamo di giorno in giorno e tentiamo di dimenticare ciò che ci fa soffrire, o addirittura ci fa stare bene; strano eh? Però è così, alle volte succede. Senza  tenere presente che voler dimenticare significa ricordare per sempre. In tutto questo, diventiamo per chi ci guarda, soprattutto i nostri bambini, un muro di giustificazioni che fatichiamo a spiegare. La sofferenza è sempre difficile da spiegare, si vede, si identifica, ma con le parole… mah…Certo è che scappare dalla sofferenza è impossibile.  Tutti ci troviamo ad affrontarla e volerla combattere, io credo che l’unico modo per viverla, sia “sperimentarla”, fino a che non si esaurisce. Si perché anche questo fa parte del percorso che viviamo, farà parte del percorso dei nostri bambini e non ci sono mezzi per poterla evitare. Ecco perché credo sia importante, con i giusti tempi e con le parole che conosciamo, lasciar che anche i bambini leggano, un eventuale momento di sofferenza di noi grandi. Non c’è vergogna nella sofferenza, ci vuole solo molto rispetto.

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