Accade spesso, anzi spessissimo che i bambini, si facciano qualche dispetto, qualche smorfia ma anche che si aiutino e che creino un gruppo meraviglioso.
I bambini parlano e giocano, di cose da bambini, per quanto siano “grandi” sono bambini, non hanno ancora maturato l’esperienza necessaria per poter “comprendere” e dare nome e per reagire alle situazioni che vivono. Ecco allora come noi “grandi davvero”, noi che di esperienze ne abbiamo accumulate, possiamo, senza pensare di interpretare ma piuttosto cercare di rispettare, andare a dare spazio e voce al pianto di un bambino che irrompe in una situazione che a noi non sembrava così grave…
I bambini, anche noi grandi, hanno il diritto di piangere, il pianto è sfogo, è anche di gioia, quando è di paura facciamoci sentire vicini, senza avere da subito la necessità di sapere cosa è accaduto cercando immediatamente un colpevole o sminuendo questo momento con le classiche frasi “ma cosa piangi?”.
I bambini insegnano tante cose a noi grandi, quando ci vedono piangere non ci fanno domande che ci fanno sentire inadeguati… loro tentano di starti vicino, esattamente come possiamo fare noi con loro.
