Che orecchie grandi… Per ascoltarti meglio, per ascoltare anche i silenzi e per ascoltare ciò che non si dice a parole…
Fare l’insegnante richiede capacità di ascolto enormi, oserei dire, perché, ciò che noi dobbiamo mettere in campo è l’ascolto della relazione che costruiamo con il singolo bambino e poi con tutto il gruppo; ogni bambino che è in classe fornisce il suo contributo attraverso vari mezzi e modi anche quando sembra non fornirlo… Sta a noi la capacità di cercare insieme un canale perché si esprima. Troppe volte sento dare giudizi che si appiccicano ai bambini come la lista degli ingredienti dei biscotti… Ebbene i bambini meritano che la relazione venga ascoltata e che venga, messa al primo posto, la voglia di scoperta nostra nei loro confronti. Un bambino che “tanto non alza mai la mano” piano piano non l’alzerà più… Ed invece spesso hanno molto da dire e da dare. Un bambino che parla a bassa voce, prima di chiedergli di alzarla ascoltiamo il contenuto, facendo lo sforzo di aprire noi bene le orecchie… Spesso non è il tono che racconta…
Nel nostro mestiere la relazione è fondamentale. Sta a noi giocare nel modo giusto …